“A livello personale credo che sia normale che abbia fatto fatica domenica scorsa a Chiavari, visto che era da gennaio scorso che non giocavo una partita dal primo minuto. Era una settimana che mi allenavo a pieno regime con la squadra, dopo il problema alla schiena e quello al piede che mi hanno frenato negli ultimi mesi. Arrivati a questo punto della stagione bisogna badare meno alla spettacolo e più al sodo. Contro l’Entella ho cercato di aiutare la squadra in fase difensiva e poi, magari, non sono riuscito a propormi in avanti per come avrei voluto, anche se ora non è proprio tempo di pensare ai personalismi, ma bisogna solo ed esclusivamente ragionare da squadra. Ho sofferto tanto a guardare la squadra da fuori, sicuramente dopo tanto tempo non sono al meglio della condizione, ma voglio dare tutto quello che ho e metterlo a disposizione dei miei compagni. In generale questo non è un periodo felicissimo per noi attaccanti con i vari acciacchi che hanno accusato i vari Chevanton, Jeda e Pià, però tutti noi stiamo stringendo i denti. Queste gare di playoff sono un campionato a parte, credo che sia normale che ci sia della tensione, i nostri avversari affrontandoci non hanno nulla da perdere, sono con la testa più sgombera, mentre noi siamo costretti a vincere. Io, come tutti i miei compagni, ci teniamo tanto a raggiungere l’obiettivo della promozione. A livello personale ci tengo veramente tanto perché nella mia carriera non ho mai vinto un campionato. Che gara farà l’Entella nel ritorno? Secondo me loro ci aspetteranno all’inizio, cercando poi di giocarsi le proprie chance nella ripresa.”