“Alla ripresa della preparazione dopo la sconfitta di Cosenza nello spogliatoio c’era un clima di rabbia, agonisticamente parlando. Il morale dei giocatori è la cosa meno difficoltosa, chi ha avuto la possibilità di seguire gli allenamenti, certamente, non vede una squadra con il morale basso, ma vede una squadra reattiva. Al di la dello scoramento legato ai 90 minuti dell’ultima gara, la squadra è viva e reattiva. Non abbiamo attraversato una settimana difficile, abbiamo solo una difficoltà ed è il gol, che non può essere certo colpa di un singolo o di un reparto. Io non sono un patito di un singolo sistema di gioco, l’abilità di un allenatore è mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio, far esprimere in un contesto collettivo le qualità dei singoli. Chi vuole bene al Lecce deve essere vicino al Lecce e dimostrarlo, a partire da me, ai calciatori, alla società e a tutti i tifosi.”