Le recenti vicende giudiziarie riguardanti il c.d. “calcio-scommesse” hanno portato alla luce a livello internazionale l’allarmante fenomeno dei tentativi di corruzione dei calciatori da parte delle organizzazioni criminali. Ciò che però ha destato ancor più sconcerto e allarme è stato il coinvolgimento di calciatori professionisti e di altri soggetti tesserati nei procedimenti penali e sportivi.

Tali forme di illecito hanno infatti rilevanza in due distinti ordinamenti giuridici, quello statale e quello appunto sportivo. 

Lo Stato attraverso un’apposita legge (Legge 13 dicembre 1989 n. 401) ha introdotto il reato di “frode in competizioni sportive”, disciplinando altresì i rapporti tra i due ordinamenti già nella fase delle indagini preliminari. 

La F.I.G.C., dal canto suo, con il Codice di Giustizia Sportiva, ha posto a carico di tutti i soggetti appartenenti all’ordinamento federale un dovere di carattere generale, rappresentato dall’osservanza dei principi di lealtà, correttezza e probità “in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva” (art. 1), prevedendo tre diverse forme di responsabilità (diretta, presunta e oggettiva) delle società sportive (art. 4). La F.I.G.C. ha inoltre previsto un espresso “divieto di scommesse” e “obbligo di denuncia” (presso la Procura Federale) per i soggetti tesserati (art. 6), definendo illecito sportivo “il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica” (art. 7). 

Dinanzi al deprecabile fenomeno del “calcio-scommesse” le Istituzioni Sportive hanno reagito prontamente con una dura presa di posizione, avviando proficui rapporti di collaborazione con gli Organi di Polizia e le Autorità competenti. Recependo le indicazioni fornite dall’UEFA, la Lega Italiana Calcio Professionistico è stata la prima lega professionistica europea (assieme alla Bundesliga) a dotarsi di un Integrity Office e a varare questo innovativo progetto che registra la partecipazione attiva di tutte le società.

Tutte le gare della Lega Pro sono monitorate da Sportradar, attraverso l’utilizzo dello strumento del FDS (Fraud Detection System), con l’obiettivo di preservare la regolarità della competizione e di tutelare al contempo i diritti dei consumatori e delle agenzie di scommesse sportive.

La partnership sviluppata con Sportradar, agenzia a livello mondiale nella lotta al frauding, è un esempio di cooperazione a 360 gradi basato sull’interscambio informativo tra i diversi organismi coinvolti. 

Il calcio italiano con i suoi 1.387.046 tesserati (s.s. 2011/2012 - fonte Arel “Report Calcio 2012”) è pronto a scendere in campo per salvaguardare il mondo dello sport da qualsiasi forma di illegalità capace di mettere a repentaglio la sua stessa credibilità.

Molto è stato fatto grazie al lavoro svolto dalla Magistratura, dalle Forze di Polizia e dagli Organi Federali. Molto c’è ancora da fare in fase di prevenzione e di formazione.

I workshop organizzati dall’Ufficio Integrity della Lega Pro presso tutte le società hanno lo scopo di responsabilizzare tutti i tesserati, anche i più giovani, sul tema della lotta alle frodi nelle scommesse sportive.

E’ di fondamentale importanza intraprendere un’attività di comunicazione e di educazione negli istituti scolastici e nell’associazionismo sportivo per sensibilizzare i giovani sul tema della legalità nel mondo dello sport.

ln questa sezione è possibile consultare la documentazione del progetto Integrity predisposta dall’Integrity Office della Lega Italiana Calcio Professionistico.

 

Per contatti e informazioni: [email protected]; [email protected]

 

U.S. LECCE S.p.A.

 

 

Integrity Office Lega Pro

Sorbonne ICSS Sport Integrity Symposium

Sanzioni Penali e Sportive

Modifica art. 6 Codice di Giustizia Sportiva 

Normativa statale in materia di ludopatia 

Codice Etico