L'US Lecce Spa, a seguito della pubblicazione in data odierna della nota de “Il Nuovo Quotidiano di Puglia” e annesso comunicato Assostampa Puglia e Ussi, intitolata “Ripristinare le condizioni per esercitare il diritto di cronaca e di critica” , significa quanto segue.
In via preliminare duole apprendere che non si è voluto tenere conto di quanto già assicurato nella stessa serata di venerdi scorso, peraltro previa sollecitazione avanzata da alcuni cronisti locali, e cioè che si è provveduto alla rimozione del pannello installato in tribuna stampa dello Stadio di Via del Mare di Lecce al sol fine di scongiurare frettolosi equivoci e sterili polemiche.
Lungi dal voler qualificare siffatta installazione del pannello nella maniera manifestata dal giornalista de Il Quotidiano (che pure curiosamente si è auto proclamato alla stregua di  autentico ed esclusivo bersaglio da parte nostra) non si riesce comunque a comprendere quale sacrosanto diritto di critica e di cronaca il pannello in questione avesse contribuito a limitare tanto da invocare  “un ripristino di tutte le condizioni, dentro e fuori lo stadio”.
Se tale doglianza riguarda solo i giornalisti de Il Quotidiano, cio' rappresenta un monumento alla presunzione, in quanto proprio costoro sono sempre stati regolarmente e ritualmente invitati ad ogni  manifestazione o conferenza stampa (a dire il vero spesso disertata come l'ultima importantissima per le sorti del Lecce Calcio allorchè brillava l'assenza dell' intero staff giornalistico dello stesso giornale)  
A tal uopo si evidenzia come giammai l'US Lecce avesse solo tentato di impedire, queste si', corrette attività di critica tanto da essersi resi conto, senza battere ciglio, di rappresentare oramai il fulcro delle quotidiane disamine anche di feroce critica  proprio dei giornalisti in questione.
Si rassicura pertanto circa l'obiettivo di proseguire un sereno e costruttivo rapporto con l'intera categoria dei giornalisti, tuttavia, non si puo' non ribadire la non condivisione di modalità e tenore espositivo di molti degli articoli rappresentati proprio da coloro che oggi si sentono limitati nella propria attività professionale, laddove essi sono sfociati in questioni private e comunque non di pubblico interesse.